Una premessa: dono, ma anche vizio e virtù

I 7 doni che la tradizione attribuisce allo Spirito Santo derivano dai primi versetti del cap. 11 di Isaia:

Bibbia San PaoloUn germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore

E’ l’annuncio profetico del nuovo Re, già promesso a Iesse, padre di Davide, che Isaia scrive nell’VIII secolo prima della nascita di Gesù!
E il profeta sembra volerci spiegare in dettaglio in cosa consista questo “spirito” sul quale d’ora in avanti siamo chiamati a ragionare.
Come lo faremo? Seguendo il “suggerimento” di un grande Santo romano: San Filippo Neri, che consiglia di affrontare ogni singolo dono abbinandolo a un vizio (= malattia dell’anima) e alla corrispondente virtù (= desiderio di bene).

Anche per me è un percorso nuovo (non ho mai affrontato i 7 doni così,  e per questo spero di riuscire ad essere chiaro. A me e a voi!

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